L’ENAC ha diffuso i dati delle rotte internazionali che nel corso del 2015 hanno superato la soglia dei 50 mila passeggeri: il 2015 per il traffico internazionale da Caselle è stato estremamente positivo, quasi 1.8 milioni di passeggeri in crescita del 12.8% (media nazionale +6.8%), vediamo ora nel dettaglio quali sono le rotte che hanno contribuito a questo risultato.
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La prima rotta internazionale per Caselle è quella per l’hub di Francoforte, l’unica che supera la soglia di 200 mila passeggeri annui, servita tutto l’anno con 4 daily Lufthansa: stabile il risultato rispetto al 2014, come pure stabile è il traffico per l’altro hub Lufthansa, Monaco di Baviera, che si piazza in quarta posizione.
Sommando i passeggeri su Gatwick e Stansted è però Londra la destinazione più richiesta con quasi 280 mila passeggeri in totale: numero destinato a crescere nel 2016, grazie all’incremento di frequenze di British Airways (su Gatwick) e alla nuova rotta Blueair su Luton.
Sul boom di Barcellona abbiamo già detto tutto: la ex rotta Cenerentola di Ryanair nel 2015 si è piazzata al terzo posto tra le rotte europee di Caselle, e nei primi due mesi del 2016 il traffico è ulteriormente cresciuto del 40%, riuscirà a scalare ulteriormente il podio? Sull’altro versante spagnolo ha tenuto bene il Madrid di Iberia, seppur su numeri molto più modesti: nel 2016 questa rotta vedrà un netto incremento grazie al nuovo volo quadrisettimanale operato da Blueair.
Gli hub Skyteam sono cresciuti bene nel 2015: boom per Amsterdam (è stato il primo anno con operatività su 12 mesi per KLM) con un +24%, dato che non ha scalfito la posizione di Parigi CDG, seconda rotta internazionale per Caselle, in crescita del 2%. Amsterdam nel 2016 continuerà la sua crescita grazie all’incremento di capacità di KLM (Embraer 190 al posto del F70 su gran parte delle rotazioni).
Sul fronte belga è cresciuta anche la destinazione Bruxelles Charleroi, che sfiora i 60 mila passeggeri in crescita del 6% rispetto al 2014.
Chiudiamo purtroppo con una nota dolente: la rotta che segna la peggior performance in termini percentuali è quella per Istanbul (Turkish Airlines), che torna sotto quota 60 mila passeggeri in calo del 10% rispetto al 2014. Ha pesato senza dubbio l’instabilità politica del paese, che ha disincentivato il turismo con destinazione Turchia, ma certamente ha influito anche la scelta di Turkish di potenziare la rotta Malpensa-Istanbul con nuove frequenze ed aerei più capienti: in queste condizioni diventa veramente difficile pensare ad un raddoppio, verso un hub che Torino non riesce ancora a sfruttare pienamente.
Nel 2016 quasi certamente vedremo entrare in classifica anche i voli per la Romania: la destinazione Bucarest con ogni probabilità supererà la quota critica di 50 mila passeggeri, vedremo se anche Bacau riuscirà ad entrare in questa rilevazione statistica dell’ENAC.