Dalle statistiche del 2015 pubblicate sul sito dell’ENAC è possibile ricostruire anche l’andamento del traffico da Torino ai 14 mercati principali in ambito UE (sono esclusi pertanto i voli per i mercati extra UE ovvero Turchia, Albania, Marocco, Repubblica Moldava ed Egitto). Il 2015 di Caselle è stato un anno estremamente positivo per i voli internazionali, ed il quadro delle rotte UE lo conferma: in crescita tutti i mercati, eccetto una piccola flessione nel traffico verso la Germania.
[table id=12 /]
La Germania si conferma il primo mercato per Caselle grazie ai voli per gli hub di Lufthansa: in leggero calo rispetto al 2014 a seguito della cancellazione dei voli per Dusseldorf, nel 2016 il dato dovrebbe tornare a salire verso la quota di 400 mila passeggeri grazie al ritorno del volo per Berlino da Maggio con Blueair.

Segue il mercato inglese (Londra più tutte le destinazioni charter) sostanzialmente stabile rispetto al 2014, e poi la Spagna che certamente nel 2016 sfonderà il muro dei 300 mila passeggeri.
Stabile il traffico verso la Francia, è stato boom per il traffico verso l’Olanda, grazie all’Eindhoven di Ryanair ed alla crescita di Amsterdam: nel 2016 come è noto è stato chiuso il collegamento per Eindhoven, mentre è attesa una ulteriore crescita per l’Amsterdam, è probabile che comunque si assisterà ad un calo del traffico verso i Paesi Bassi.
Boom di traffico verso la Romania, un mercato che finalmente viene sfruttato a dovere da Caselle dopo un decennio di assenza: 110 mila passeggeri nel 2015, con una previsione di forte incremento per il 2016, anche a fronte di nuove rotte Blueair che potrebbero essere annunciate a breve.
Dati in forte crescita (anche se su numeri molto più modesti) dal versante charter. Sul fronte outgoing è cresciuta la Grecia, su cui è atteso un vero boom nell’estate 2016 grazie ai nuovi voli di Blueair e Volotea. Sul fronte incoming sono andati bene tutti i mercati (Scandinavia, Irlanda, Polonia): sui mercati scandinavi, come abbiamo documentato puntualmente negli ultimi mesi, il 2016 è stato un anno di vero boom, con decine di rotazioni in più rispetto al 2015 ed un nuovo mercato (Estonia), ci attendiamo quindi che i dati del prossimo anno saranno ancora più positivi.