di Silvano Bertolo
Sono appena tornato da un bel viaggio in Andalusia. Partenza giovedì 29 giugno alle 14 da Caselle con Blue Air per Sevilla.
Dopo il decollo dalla pista 18, sorvoliamo Levaldigi e poi Marsiglia, Barcellona, Valencia e arriviamo a Sevilla con circa 40 minuti di ritardo a causa di forti venti contrari. Circa 90 passeggeri, stimati ad occhio, su Boeing 737-500 da 120 posti. Bel tempo lungo la rotta e una temperatura di circa 31 gradi all’arrivo, con una leggera brezza. Veniamo sbarcati attraverso il bridge e si intravede una fila abbastanza lunga di passeggeri pronti ad imbarcarsi sul volo di ritorno per Torino. All’uscita si può prendere un bus per andare in città. Prezzo 4€ (si paga all’autista) e frequenza ogni 20 minuti. Il bus ci mette circa 10 minuti per arrivare alla stazione ferroviaria principale (Santa Justa), un pò decentrata, però continua attraversando la città per arrivare alla stazione principale degli autobus.
Sevilla è una città splendida: le sue attrazioni principali sono la maestosa cattedrale (veramente impressionante), la Plaza de España, il Real Alcàzar, la Casa de Pilatos, oltre alle innumerevoli chiese ricchissime d’arte e a i musei. Non voglio qui sostituirmi a una guida turistica, ma solo comunicarvi qualche impressione. La si può girare benissimo tutta a piedi, anche se ci sono i bus o il City Sightseeing per chi non vuole camminare troppo. Le caratteristiche stradine vanno naturalmente percorse a piedi dato che sono molto strette. Avevo timore di aver troppo caldo e invece ho trovato un clima fantastico: cielo blu, notti fresche, sole che picchia nelle ore centrali ma sempre mitigato da un piacevole venticello. In ogni caso, all’ombra si sta sempre bene.
Molte chiese e musei sono chiusi dalle 14 alle 17 all’incirca. Il cibo è buono ed economico; le tapas sono un’ottima soluzione. Consiglio di attraversare uno dei ponti sul Guadalquivir e visitare i quartieri al di fuori dei circuiti turistici. Molti turisti, specialmente americani ed asiatici, molti giovani cinesi, coreani o giapponesi, di solito in coppia, ma turismo non soffocante.
Un capitolo a parte lo merita la gente locale: gentilissimi, calmi ed efficienti. La città è molto pulita, le auto si fermano ai semafori e, in generale rispettano i pedoni. Domenica pomeriggio abbiamo preso il treno dalla stazione di Santa Justa per andare a Granada (facilissimo acquistare il biglietto e personale molto collaborativo in biglietteria). Treni puliti e in orario, con il posto assegnato. Per andare a Granada occorre, per il momento, trasbordare ad Antequera (stazione modernissima) e prendere un bus per completare il tragitto di circa un’ora. Il motivo è che stanno costruendo l’alta velocità e la vecchia linea è chiusa. Tutto ottimamente organizzato, totale circa tre ore di viaggio attraverso valli e colline: sembrava di essere in California.
Anche Granada è magnifica! E’ molto diversa da Sevilla, un pò meno pulita ma non meno bella. La sua attrazione principale è l’Alhambra che richiede alcune ore di visita ed è situato su un’altura che domina la città. Conviene prenotare la visita alcune settimane prima sul sito web, per essere sicuri di potervi accedere. La prenotazione è basata su un orario assegnato per l’ingresso. Il biglietto può essere ritirato localmente su presentazione della prenotazione. Anche a Granada c’è una splendida cattedrale altre chiese molto interessanti. La città è parzialmente in piano e parzialmente in salita, ma si può visitare agevolmente a piedi.
Mercoledì mattina abbiamo preso un bus Gran Turismo (veramente business class, con posto assegnato, snack, sistema di intrattenimento individuale) dalla stazione degli autobus in direzione Còrdoba. La stazione degli autobus è veramente ben organizzata e il viaggio di circa tre ore molto confortevole.
Còrdoba è un pò più piccola delle altre due ma ugualmente interessante. La cattedrale è veramente particolare dato che si tratta fondamentalmente di una moschea nella quale è stata trapiantata una cattedrale cristiana. Anche qui c’è l’Alcàzar de los Reyes Cristianos e molte altre cose. Una giornata è sufficiente per una buona visita (attenzione come sempre agli orari che qui sono sovente 9-15).
Giovedì 6 luglio, treno dalla stazione ferroviaria che è posta di fronte a quella degli autobus (quindi intermodalità molto comoda) e in un’ora si è a Sevilla. Le stazioni sono sempre un pò decentrate rispetto alla città e può essere utile prendere un taxi. I taxi sono pulitissimi, i prezzi sono chiari ed economici (corsa indicata sul tassametro più supplemento bagagli, taxisti molto cordiali). Dalla stazione di Sevilla Santa Justa si riprende l’autobus che ci riporta all’aeroporto. L’aeroporto non è particolarmente bello ma è spazioso e funzionale. Volo di ritorno alle 17:15 in orario, rotta diversa rispetto all’andata: Toledo, Madrid, Toulouse, Grenoble, un 360° arrivati in Italia per perdere quota e arrivo a Caselle con quasi 20 minuti di anticipo. Circa 70 passeggeri sul volo per TRN e circa 55 su quello in arrivo a Sevilla (ad occhio).
In conclusione: un bellissimo viaggio con l’ottima Blue Air in una regione magnifica che consiglio veramente a tutti di visitare.